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Scrivi un commento al testo di Emilia Filocamo
Emi 6

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Così trascorrerai l'abitudine:

dalle campane partirà 

la festa e neri mandriani

oscuri correranno fianco

a fianco, il dorso è notte.

Mentre tintinnano le tavole

solleticate dal battaglio della fame

e ognuno è al posto di comando

per il lavoro commissionato,

una maestranza di ricordi 

e ingiustizie sfogherà la furia 

negli angoli dei piatti,

tra i gusci ripassati fino alla nausea.

Sappi che in tutte le mie vicende

sono conficcati il tuo nome,

la dosata malta caucasica

del tuo mento e ogni giuntura.

Proveranno acute manovre

di disincaglio, il tentativo 

di disostruzione e purificazione

ripetuto ad intervalli regolari,

una prece sgrassa - confessione.

Si aspetteranno dal mio sterno

e dalle labbra sviluppare eiezioni,

gli invocati scoli di un salasso

a cui far seguire un amen.

Ma più mi rivolteranno, 

più mi imberrò di te.

Mi sorrideranno credendo

deviato in cicatrice il desiderio,

ed è proprio lì che mi allaga. 

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